Il mio punto di vista su NEON BLU di Federico Carmosino e sorpresa poetica finale

Il romanzo di Carmosino si apre con le note di una musica Jazz che scivolano sopra i tavoli neon bluscuri e sfiorano i bicchieri del Dreaming Dream Motel Bar. E’ la sera dedicata alle coppie, ma Rob siede solo al banco del bar, perso nei suoi pensieri. Siamo in una non ben specificata epoca futuristica dove ogni cittadino fin dalla nascita porta innestato alla base del cranio un neuro-chip, obbligatorio per legge. Il chip collega a SIN, un network globale gestito dalla Icona Corp., ed è programmato per fare da spia per le bio-corporazioni e da data miner per i network di vendita o di informazione. Ciascuno è utente e parte integrante del sistema stesso. Rob è un SIN runner, ossia un fuorilegge per quel mondo alternativo, scorridore per quel nuovo territorio di frontiera. Il mondo reale è diventato solo un offuscato ricordo, quasi interamente soppiantato da un’esistenza digitale. Mentre Rob sorseggia il suo drink, il suo e tutti i cuori presenti al Dreaming Dream Motel Bar smettono di battere quando si accorgono in un istante, cristallizzato nel tempo, che non filtra più luce nemmeno dalle piccole finestre. Un cupo pensiero freddo come il ghiaccio, affilato come una lama attraversa le menti di ciascuno, e affonda nelle coscienze: BLACK-OUT… Da qui il panico.

NEON BLU di Federico Carmosino si dipana in una società sviluppata in un futuro non ben specificato, dominato dall’egida di un’unica divinità: l’energia elettrica. Basta togliere l’energia ai sistemi antintrusione, alle videocamere, alle recinzioni, al network globale ed è il caos. Nessuna informazione, nessun controllo. “Nel Medioevo la legna e la viva fiamma tenevano lontani i lupi dai villaggi, adesso era una resistenza metallica, un gas iridescente o un semiconduttore a fare lo stesso lavoro, ma una volta che smettevano di brillare, ci si rendeva conto che i lupi erano ancora lì, in attesa.”

Filtra attraverso le righe un’atmosfera carica di irrealtà, una sorta di vetro offuscato attraverso2019-04-12 14.56.19 il quale le persone vedono la vita reale. Rob sente quel vetro attorno a lui. Si chiede di cosa sia fatto, se di ricordi, oppure di dolore, o di vuoto… forse non gli importa davvero, è la sua bolla e lo protegge dal mondo fuori. Il black-out, col suo mantello di oscurità porta a galla domande scomode: la vita può finire così, come un black-out, girando un interruttore? Dove si va ad accumulare il dolore, sotto cosa è nascosto? E soprattutto qual è la differenza tra morire e scollegarsi dal SIN? Il mondo di NEON BLU è costituito da persone snaturate dagli impianti; oltre al neuro-chip infatti, ciascuno si innesta qualcosa: filtri nasali per rallentare l’avvelenamento da polveri, arti, organi sintetici. La sensazione è quella di artificiosità. L’improvvisa oscurità lascia emergere la consapevolezza per Rob di aver coltivato solamente l’Io digitale, senza scegliere, ma lasciandosi andare come una foglia sull’acqua. Realizza di essere diventato un vigliacco.

Una storia, densa, carica di significati e significanti che trascendono la trama e si riflettonoNEON BLU sulle inquietudini e le paure della nostra era estremizzandoli, fino a trasformarle in puro terrore. I capitoli scandiscono i punti di vista dei vari personaggi che s’intrecciano e si alternano: un meccanismo ben oliato che rende la trama incalzante e avvincente. L’autore dà vita ad una società strutturata in rigide divisioni dove la differenza tra i super ricchi e il resto della popolazione è marcata da mura invalicabili e territori pieni di rifiuti. L’effetto è alienante.

Sebbene la trama sembri a prima vista poco originale, in realtà è sviluppata piuttosto bene, soprattutto la prospettiva con la quale l’autore ha affrontato le varie tematiche relative al consumismo e al diritto alla privacy, che nella storia viene esasperato fino a sconfinare nel diritto alla menzogna e all’identità multipla. Scaturisce un’intreccio avvincente, scritto in modo tale da condurre alla riflessione, anche perché gli argomenti trattati affondano le radici nella nostra società. Oggi più che mai infatti, è fondamentale 2019-04-13 18.16.11una maggior attenzione e tutela in campo di privacy e gestione di dati personali, definiti nel libro l’ oro del nuovo millennio. Dalle pagine serpeggia un certo pessimismo sociale inculcato alla popolazione dalla classe dirigente, che giustifica le sue azioni sostenendo di non potersi più permettere il lusso di rincorrere futili ideali di verità, libertà ed eguaglianza e l’unica speranza sta nell’evolvere, trascendere, abbandonare il vecchio concetto di essere umani e accelerare ogni tipo di evoluzione al punto di creare il collasso della società, affinché l’élite possa risorgere sulle ceneri del genere umano. Le ultime pagine di questo complesso romanzo, chiariranno i dubbi del lettore sulla sorte di Rob e sul vero ruolo che il Dreaming Dream Motel Bar ha interpretato nella storia. Tutti i personaggi convergeranno in un unico incubo dalle implicazioni da brivido, nel quale la distorsione della realtà è amplificata ai massimi livelli e solo l’amore sarà il faro che potrà illuminare la via. Una lettura profonda, a tratti filosofica, che si fonde in una storia avvincente e inquietante allo stesso tempo. Solleva domande e porta a galla le paure e i dubbi che anche ai giorni nostri serpeggiano in fondo alle coscienze.

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neon blu

  • Editore:Fanucci
  • Collana:Narrativa
  • Data uscita:27/03/2019
  • Pagine:256
  • Formato:brossura

 

 

P.S. Proprio dall’amore, con il quale ho concluso la mia recensione, voglio ripartire in questa breve nota finale: forse non c’entra nulla, ma oggi mi sento romantica, per cui dedico una bella poesia del talentuoso ed ironico Stefano Benni a tutti coloro che vorranno apprezzarla, e se non vi basta…

 

IO TI AMO

Io ti amo

e se non ti basta

ruberò le stelle al cielo

per farne ghirlanda

e il cielo vuoto

non si lamenterà di ciò che ha perso

che la tua bellezza sola

riempirà l’universo

Io ti amo

e se non ti basta

vuoterò il mare

e tutte le perle verrò a portare

davanti a te

e il mare non piangerà

di questo sgarbo

che onde a mille, e sirene

non hanno l’incanto

di un tuo solo sguardo

Io ti amo

e se non ti basta

solleverò i vulcani

e il loro fuoco metterò

nelle tue mani, e sarà ghiaccio

per il bruciare delle mie passioni

Io ti amo

e se non ti basta

anche le nuvole catturerò

e te le porterò domate

e su te piover dovranno

quando d’estate

per il caldo non dormi

E se non ti basta

perché il tempo si fermi

fermerò i pianeti in volo

e se non ti basta

vaffanculo

Stefano Benni

 

 

2019-03-15 16.36.05

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