BALLA PER ME DI KYLIE BRANT

Balla per me recensione

Un bel thriller, d’estate, ci sta sempre bene e BALLA PER ME di Kylie Brant, edito da SEM, ha fatto egregiamente il suo dovere: ricco di suspence e situazioni adrenaliniche, questo romanzo è stato il mio intrattenimento preferito in questi giorni di dura vita da bagnante. Ecco a voi la trama da me elaborata.

 Janie Willard è una ragazza con problemi di interazione sociale, fa fatica a rapportarsi conballa per me.jpg il prossimo ed è esperta a far scattare un interruttore, come dice il suo psicoterapeuta, e concentrarsi sulla routine come un robot, cercando di ignorare i frammenti di conversazione intorno a lei. Purtroppo mentre è al lavoro, non riesce ad evitare l’odiata Heather che rivolgendosi a lei per punzecchiarla, le dice che in tv non si parla d’altro che di una ragazza della zona, misteriosamente scomparsa. Janie sente un nodo in gola e un peso sul petto, non può fare a meno di ritornare con la mente a sua sorella Kelsey, svanita nel nulla sette anni prima in analoghe circostanze. Vecchie ferite mai cicatrizzate si riaprono, ad acuire la paura fondata che la sua famiglia sarebbe stata nuovamente passata al setaccio, come negli anni della disgrazia.

BALLA PER ME, si svolge sullo sfondo di una piccola cittadina dell’Ohio, dove non succedeBalla per me recensione mai niente, e l’evento più sensazionale dopo l’ultimo linciaggio secoli prima è stato il rapimento di Kelsey Willard. La trama si dipana attraverso il punto di vista di cinque differenti personaggi, i familiari di Kelsey, il detective incaricato delle indagini, e Whitney, l’ultima ragazza rapita. A far da contorno, forte e onnipresente in tutta la narrazione, il senso di vuoto e l’angoscia lasciati dalle ragazze scomparse. Sprofondate in un baratro di dolore e sofferenza, ciascuna delle persone coinvolte, elabora la tragedia a suo modo. La famiglia di Kelsey è dilaniata: Janie si aggira silenziosa e invisibile come uno spettro, sua madre Claire affoga i ricordi e i rimpianti nell’alcol, e il padre David per non impazzire, dopo mesi trascorsi sull’orlo di un precipizio oscuro, ha deciso caparbiamente di andare oltre, e di mettere una certa distanza tra se e quanto accaduto. Il rapimento di Whitney DeVries, non fa altro che rigettare la famiglia Willard nella confusione e nel panico. Il passato riaffiora, risale impetuosamente e li trascina giù nelle tenebre.

BALLA PER ME è un thriller dalle molte sorprese nel quale il lettore realizza fin da subito attraverso gli occhi delle giovani vittime, che i mostri non sono soltanto le creature raccapriccianti dei film horror, ma spesso si nascondono sotto le stesse nostre sembianze, cosa che in qualche modo li rende ancor più spaventosi. Man mano che ci si addentra nella lettura poi, si viene destabilizzati dal fatto che anche le persone più vicine alle ragazze scomparse, compresi i genitori, hanno qualcosa da nascondere, con ogni mezzo e ad ogni costo.

I dialoghi, non sono sempre all’altezza, ma vengono ampiamente compensati dal ritmo incalzante della trama, vero punto di forza di questo romanzo. La curiosità viene costantemente alimentata e solo verso le ultime pagine, il lettore verrà a capo della matassa. Quattordici vittime, vite finite, famiglie distrutte per sempre, sacrificate alla follia di un uomo. Per gli amanti delle storie sui serial Killer. Piacevole.

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