SFACELO di René Barjavel

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I libri di fantascienza, quando hanno una trama convincente, sono irresistibili per me. Era da molto tempo che non mi imbattevo in un libro di questo genere letterario, l’ultimo che ho letto è stato Artemis di Andy Weir, ma non mi ha entusiasmata più di tanto; peccato perché The martian dello stesso autore è invece piuttosto intrigante e ben eseguito. Il libro di cui voglio parlare oggi s’intitola Sfacelo di René Barjavel , pubblicato da L’Orma editore. L’autore (1911-1985) è stato, oltre che scrittore, anche giornalista e sceneggiatore di successo, ed è considerato il padre della fantascienza francese moderna.

SFACELO è ambientato in Francia, nel 2052 in una società ipertecnologica; ortaggi, cereali, fiori,Sfacelo tutto è coltivato in grandi vasche artificiali. L’allevamento è scomparso ed è stato sostituto da carne coltivata da chimici esperti, il latte, ricavato anch’esso chimicamente, viene prodotto così in abbondanza che le famiglie lo ricevono a domicilio attraverso le condutture, assieme all’acqua calda, fredda e ghiacciata. Francois Deschamps e Blanche Rouget sono nati a Vaux, un piccolo villaggio dell’Alta Provenza nel quale la popolazione continua ad aggrapparsi con ostinazione alle vecchie tradizioni. I loro genitori usano aratri trainati da cavalli e aspettano con pazienza che il sole faccia maturare i frutti risparmiati dalla grandine e dagli insetti. Francois e Blanche si trovano a Parigi per motivi di studio e lavoro, quando la città piomba nel caos per un’improvvisa interruzione dell’elettricità. Abitudini e scrupoli vengono messi da parte a causa degli eventi, e ciascuno cerca di sopravvivere come può. Francois, che conosce il mondo fuori dalla città, si ritroverà a capo di un gruppo di sopravvissuti, e cercherà di ritornare in campagna e dare vita ad una nuova comunità fondata su un maggiore equilibrio con la natura.

SFACELO è un romanzo vivido e significativo; nonostante sia stato scritto nel 1943 infatti, conserva la forza e l’attualità del suo messaggio. Attraverso la trama ricca di avventura, l’autore lascia trapelare le sue preoccupazioni sul futuro del pianeta. Il surriscaldamento della Terra viene già ampiamente previsto, come anche la dipendenza di tuttesfacelo recensione libro le attività umane dall’elettricità. La società, il contesto che la circonda, le tecnologie, sono descritte in modo circostanziato, senza scendere troppo nel dettaglio, il ché rende la lettura leggera, dinamica e facilmente fruibile.  Al di là delle puntuali e interessanti riflessioni sul mondo attuale, sul futuro dell’umanità, e sul messaggio che ne scaturisce, il punto di forza di questo libro risiede secondo me, nella storia in sé, che coinvolge grazie ad un mix di avvenimenti interessanti, azione, passione e morte. La scrittura è leggera e coinvolgente. Francois è un personaggio spiazzante. Solitamente sono abituata a protagonisti che uccidono per difendersi da un attacco o difendere i loro cari. Qui invece, il ventiduenne Francois, prende il comando di un manipolo di uomini e sembra mutare la sua natura, o magari lascia emergere un lato nascosto e ancestrale di sé, invocato dall’istinto di sopravvivenza.  Mostruose le sue parole, scaturite quando il caos scende su Parigi: “So bene che non è giusto uccidere persone indifese, ma dobbiamo anzitutto pensare alla nostra sicurezza. Stiamo vivendo circostanze eccezionali che richiedono atti eccezionali. Soltanto in pochi riusciranno a sopravvivere a questo inferno. Se vogliamo essere tra quelli, dobbiamo rinunciare a ogni forma di pietà”.

Ho trovato questa lettura molto avvincente, soprattutto il racconto del viaggio di Francois e dei suoi compagni verso la salvezza; le peripezie che devono sopportare sono drammatiche e commuoventi. La parte che mi ha lasciata perplessa è invece l’ultima, intitolata IL PATRIARCA; in essa ho riscontrato il riflesso di una mentalità fortemente maschilista, anti culturale e anti tecnologica, oltretutto pervasa da un certa frenesia mistico erotica, probabilmente specchio del modo di pensare periodo. Nel complesso, una lettura piacevole e dinamica.

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lo sfacelo

Traduzione di Claudia Romagnuolo, Anna Scalpelli
2019, pp. 288, brossura con alette

 

 

 

 

3 pensieri riguardo “SFACELO di René Barjavel

  1. Condivido! Avevo colto fin dall’inizio una vena maschilista e paternalistico, ma non avrei mai immaginato una fine così. Forse intende che non vi è mai fine alla corruzione dell’animo umano?

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