Aba è una donna normale. E’ felicemente sposata con Paolo, ha due figli e un cocker. Dietro la facciata di mamma attenta e moglie irreprensibile si nasconde Ice, funzionaria dei Servizi segreti.
UNA DONNA NORMALE di Roberto Costantini è stata una rivelazione. Ho divorato le oltre quattrocento pagine con la bramosia di vedere cosa stava per accadere. L’intreccio è davvero molto articolato, di grande impatto e descritto con un certo realismo. L’autore racconta gli accadimenti nella vita della protagonista, con una modalità che ho trovato perfetta. I suoi pensieri, le preoccupazioni, le difficoltà nella gestione della famiglia e del lavoro segreto, si aprono al lettore e svelano una figura di donna complessa, educata dal padre, maniaco della prudenza, a svolgere una professione che richiede molto sangue freddo. Sempre sul chi va là, Aba ama avere le situazioni sotto controllo; sente di dover risolvere i problemi di tutti, compresi gli insuccessi sentimentali della sua amica di vecchia data Tiziana e le insoddisfazioni lavorative del marito Paolo. Ma la vita si sa, riserva sempre imprevisti, e anche la super Aba, viene travolta da frenetiche missioni di lavoro e concitate emergenze familiari. Quando tutto sembra crollare, Aba si troverà a doversi confrontare con sé stessa, le sue fragilità e le verità a lungo messe da parte…
L’autore scrive benissimo e il risultato si rivela attraverso una narrazione avvincente, dove si intrecciano sapientemente le vicende della vita familiare e quelle della spia Ice. Suggestive le incursioni di Aba in Libia.
L’unica perplessità riguarda uno dei protagonisti. Ho trovato Tiziana, l’amica di Aba, un personaggio eccessivo. I tratti caratteriali di questa donna sono esasperati a tal punto da risultare improbabili. L’autore racconta che Tiziana, quarantenne single e disperata, va al funerale di una sconosciuta il giorno di Natale, e solo per rimorchiare un vedovo a caso. Una situazione sotto qualunque aspetto assurda! Come lettrice d’accordo, sospendo il dubbio e quindi le facoltà critiche allo scopo di ignorare le incongruenze secondarie e godere di un’opera di fantasia, ma quando un personaggio è così fuori dalle righe, non riesco proprio a mantenerla questa sospensione, divento incredula. Faccio ammenda.
Un’ultima cosa. A pagina 194, la protagonista rientra a casa e trova il figlio Francesco sdraiato sul divano che sta studiando latino in vista di un’interrogazione sulla peristaltica. La domanda sorge spontanea… sta studiando latino o biologia? Ha il libro di latino in mano, dovrebbe studiare la perifrastica. Qualcuno che ha letto il romanzo potrebbe obiettare che il ragazzo non va molto bene in latino e quindi ha preso lucciole per lanterne, ma purtroppo nel siparietto è incluso anche Paolo, marito di Aba, che si è laureato brillantemente in studi umanistici e non ha avuto nulla da ridire. Inizialmente avevo pensato ad una gag, ma se così fosse uno dei due genitori avrebbe dovuto correggerlo e dare un senso alla scena che invece scorre su un altro binario.
Un’ottima lettura, avvolgente e avventurosa. La consiglio. Alcune vicende sono lasciate in sospeso, in vista di un seguito.
Ahiahi la peristaltica! ,,😅
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Ehhhh
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Premetto che Costantini è uno dei miei autori preferiti per cui saró sempre leggermente di parte! Se non hai letto la sua precedente serie su Michele Balistreri te la consiglio, un gioco di suspence, strategia e trovate unico, migliore di quello presente in questo libro! Questa sua nuova serie di Aba Abate ha lasciato un po’ dubbiosa anche me. Il suo stile avvincente l’ho ritrovato nel suo modo di scrivere e nelle vicende ‘aggrovigliate’ che crea e ció mi ha fatto piacere. Peró sul personaggio di Tiziana ti do ragione, anche io l’ho trovata un po’ esagerata ed ‘esasperata’. Aggiungo invece un particolare che mi ha lasciato titubante. Vivo a Roma e alcune tempistiche di spostamenti che lui descrive mi risultano veramente poco credibili.
Aspetto comunque con curiosità il suo prossimo romanzo!
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Grazie per il tuo contributo. Leggerò certamente la serie su Balestrieri. Buona Pasqua e a presto! 👋😘
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A me la questione della ‘peristaltica’ sembra decisamente grave: certo, una svista, ma se si usa un termine ‘tecnico’, su Google non ci vuole niente a trovare conferma; considerando poi che nell’elaborazione di un ;info c’è di mezzo sempre un ‘editor’, più qualche altro lettore ‘di prova’, che nessuno se ne sia accorto o dato peso… mah.
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“elaborazione di un libro”.
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Anche a me lo sembra. Può capitare che l’autore magari non sia pratico in quanto ha fatto studi tecnici, però chi ha letto il libro prima che venisse pubblicato non può non averlo notato
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Inizialmente ho pensato fosse una gag, ma se così fosse non è stata concepita bene. Almeno avrebbero dovuto scrivere peristaltica con un carattere diverso, per far capire, invece i personaggi continuano a chiacchierare su altro. Inoltre La protagonista Aba è una donna molto dura, non avrebbe esitato un secondo a riprendere il figlio se avesse riscontrato l’ errore, il padre poi, ha fatto studi umanistici, come è più volte sottolineato nel libro…
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I libri con Balestrieri mi sono piaciuti molto. Questo ultimo libro ha perso di mordente. La parte di spionaggio internazionale mi è sembrata buona, quella relativa alla vita privata di Aba mi è sembrata forzata e poco credibile.
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È la stessa cosa che ho pensato io. Troppo forzata.
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