GLI SCOMPARSI di Alessia Tripaldi

In un cumulo di sterpaglie tra le montagne d’Abruzzo, viene rinvenuto il cadavere di un uomo orrendamente mutilato. Un ragazzo macilento, mal vestito e piuttosto confuso, afferma si tratti di suo padre, ma il DNA lo sconfessa. Per il commissario Lucia Pacinotti, finalmente sembra arrivato dopo molti di routine, un caso interessante, purtroppo gli indizi sono pochi e non sa come proseguire l’indagine. Il pensiero corre subito al suo amico e compagno di studi Marco; insieme si divertivano a passare ore e ore a disquisire sui fatti di cronaca e a provare congetture sui possibili colpevoli. In questi casi Marco si è sempre dimostrato molto arguto, quasi profetico. Marco discende dal famoso Cesare Lombroso e indossa questo cognome come un fardello ingombrante avuto in eredità. E’ un tipo solitario e nasconde un segreto…

Alessia Tripaldi in questo thriller super coinvolgente mette su carta una storia appassionante per trama e personaggi. Marco il protagonista, discende da Cesare Lombroso e sente per il mondo al pari del suo trisavolo, una curiosità quasi morbosa, quella dello scienziato che analizza, classifica e passa oltre. Le persone verso le quali dovrebbe provare antipatia, diffidenza, attrazione, non sono che figurine bidimensionali da ritagliare e incollare in un album molto particolare, da lui custodito gelosamente. Perfino il rapporto con le donne è influenzato da questa sua predisposizione, e non gli consente di avere delle relazioni stabili e sane.

Una storia d’esordio densa e trascinante, un meccanismo perfetto, gli elementi mescolati assieme in un mix ipnotico. A fare da cornice l’Abruzzo, che assume una valenza ostile e aliena. “Il paesaggio è minaccioso. Le montagne incombono sulla strada, la stringono in una pressa che potrebbe schiacciarla in qualsiasi momento. Centinaia di alberi tutti uguali, stretti come la trama di un tessuto, nascondono la roccia e la terra, rendendole invisibili alla vista”.

Il bosco sembra nascondere molti segreti e non ha certo l’aspetto e l’atmosfera delle favole, ma quello di un incubo, il più ancestrale di tutti, nel quale c’è una caverna che nasconde dei mostri crudeli. I sogni dei protagonisti si popolano di questi boschi, nei quali è assolutamente vietato fare rumore, ma ogni scricchiolio di rami secchi sotto i piedi, produce un suono assordante.

Le vicende dei bambini rapiti mi hanno coinvolta moltissimo così come la tormentata storia d’amore tra Marco e Lucia.

Consigliatissimo!