Un destino bizzarro e implacabile intreccia le esistenze di Victor Philibert Guillot, Angel Brancaleone e l’ambizioso Perez De Leon, molto diversi tra loro per cultura ed estrazione sociale, ma accomunati dall’amore per i libri. Le vicende di questi tre uomini fuori dal comune e di altri personaggi altrettanto interessanti sono raccontate nel romanzo storico intitolato L’amante di Barcellona di Care Santos, caratterizzato da uno stile semplice e avvincente con la giusta spruzzata di ironia. Il libro è ambientato in una Barcellona selvaggia e feroce nell’arco di tempo che va dal 1793 fino al 1856 circa. Seicento pagine lungo le quali i cambiamenti sociali e polici della città, fanno da sfondo alle numerose vicende che si srotolano intorno a tredici libri proibiti scomparsi nel nulla; una girandola di opportunità attese per anni, coincidenze fortuite e fraintendimenti provvidenziali si alternano a lettere, memorie ritrovate e perfino comunicazioni con personalità eccellenti dall’aldilà, favorite dall’acquavite e dalla vicinanza con le ossa di un cadavere di dubbia provenienza. Monsieur Guillot, personaggio straordinario, cita una frase di Terenziano Mauro che rappresenta il fulcro di questo appassionante romanzo: “I libri hanno un proprio destino secondo la capacità del lettore”. Una lettura coinvolgente, una trama intricata, arricchita da un bel colpo di scena.

Titolo: L’amante di Barcellona Autore: Care Santos Editore: Salani Serie: Autoconclusivo Data pubblicazione: 3 Settembre 2020 Genere: Narrativa