Non esiste un vascello veloce come un libro
per portarci in terre lontane
né corsieri come una pagina
di poesie che si impenna -
questa traversata
può farla anche il povero
senza oppressione di pedaggio -
tanto è frugale
il carro dell’anima.
Emily Dickinson
Comignoli delle case che si stagliano alla maniera di candeline su una torta, piccole strade che sembrano continenti, giardini come galassie; sensazioni belle e brutte assumono colori e sapori assolutamente straordinari attraverso la multiforme capacità di immaginazione di una strana bambina, che non dice mai ciò che ci si aspetta da lei e comprende il mondo attraverso le parole; il suo nome è Elizabeth Dickinson anche se preferisce farsi chiamare Emily. L’autrice Dominique Fortier racconta con uno stile delicato a e a tratti lirico, la vita della poetessa più importante della letteratura mondiale. Di lei si sa poco, tranne che nacque nel 1830 in una piccola cittadina del Massachsetts, non si sposò, non ebbe figli e trascorse gli ultimi anni della sua vita nella sua stanza dove compose splendide poesie. Molte sono le congetture sulle motivazioni che hanno condotto a questa clausura volontaria, ma non c’è nessuna certezza. Nel libro LE CITTA’ DI CARTA si alternano scorci di vita dell’autrice a quelli della Dickinson, una donna sempre in bilico sull’orlo delle cose, sospesa sul precipizio tra un mondo e l’altro. Brilla su tutta la lettura la capacità narrativa degli eventi della vita della poetessa, una forza creativa di grande sensibilità che parte da fatti accertati e li arricchisce di finezza psicologica.
Molto interessante!
Niente, dico solo bella immagine
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Ce l’ho da leggere😊
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Me lo segno perché Emily Dickinson è una figura che riesce sempre a ispirarmi 😉
Grazie della segnalazione!
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😊😘
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