Luigi è in viaggio attraverso i Balcani con pochi mezzi e tanti sogni di libertà. La sua macchina sgangherata ad un certo punto decide di impantanarsi nel bel mezzo del nulla lasciandolo nell’oscurità più totale; intorno a lui nell’abisso dell’inferno, un’orda di zingari minacciosi.
“Sono a piedi, senza mezzi, senza un posto dove andare e ho lasciato a loro la mia auto e la mia valigia. Ormai mi hanno in pugno: non posso fare altro che seguirli fino al posto che hanno scelto per tenermi in ostaggio”.
MI HANNO RAPITO GLI ZINGARI è stata una lettura molto divertente. Scritta in prima persona, racconta le avventure realmente accadute a un ragazzo italiano che si ritrova per puro caso a Shutka, città dove abitano circa trentamila zingari. Inizialmente si sente come un topo in trappola, ma man mano che i giorni passano, riceve grandi lezioni di umanità proprio dalle persone che gli incutevano tanta diffidenza. Comincia ad apprezzarne il senso di comunità, di condivisione e assaporare l’impressione di venire accolto senza riserve, in modo semplice e genuino, quasi come un parente. Fondamentale, la decisione del ragazzo di mettere da parte il giudizio e rompere gli schemi di pensiero consueti, adattandoli a quelli del luogo. Il risultato non tarda ad arrivare: è bastato cambiare il punto di vista.
Situazioni paradossali, divertenti, bibitoni dal sapore di detersivo che non si possono rifiutare, autenticità, libertà di spirito e occhi vivaci e brillanti, questi gli ingredienti di questa simpatica lettura che rimane nel cuore.
Titolo: Mi hanno rapito gli zingari
Sottotitolo: Una storia vera
Autori: Cristhian Scorrano e Marina Pirulli
Collana: Khorakhanè
Data di uscita: 8 giugno 2020
Prezzo di copertina: Euro 15,00
Pagine: 316
Grazie per il suggerimento, mi è già simpatico dal titolo!
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😊😘
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Ma carinissimo!
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È stata una lettura molto originale.
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Mi hai fatto ricordare un romanzo che ho letto l’estate scorsa: “Eravamo bambini abbastanza” di Carola Susani, ne avevo scritto nel blog. Da come scrivi tu, il registro narrativo – ed esperienziale – tra i due libri è molto diverso, non per questo meno interessante, però. Mi appunto il titolo. Grazie.
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L’ambientazione, quella del mondo degli zingari, è davvero inconsueta, mi ha affascinata e nello stesso tempo turbata.
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sono affascinata – come tutti i “lettori empatici, del resto – dei cosmi lontani dal mio. Su carta. Leggerò sicuramente questo libro.
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