Oggi vi parlo del libro “Quel prodigio di Harriet Hume” dell’autrice Rebecca West, una lettura che ho apprezzato per il suo stile fresco e le descrizioni vivaci profumate di magia.
Harriet è una donna avvenente e talentuosa, tanto incantevole quanto indigente. Arnold Condorex ne è soggiogato: “Di tutte le donne che aveva conosciuto lei era la più eterea. Amarla era come avvolgersi in una lunga sciarpa di puro spirito. E tuttavia per quel che concerne l’amare, com’era umana!”.
L’uomo è innamorato, ma ancor di più ambizioso e per quanto apprezzi la giovane, sa molto bene che per farsi strada nel mondo deve accompagnarsi con una signorina di diversa estrazione sociale. Per riscattarsi dalle umili origini, Arnold consuma tutte le sue energie per ordire ogni genere di macchinazione al fine di raggiungere una posizione che nessuno può ignorare. Harriet invece, rappresenta il suo opposto, la coscienza; grazie a un dono magico molto speciale, costringerà l’uomo a riconsiderare le sue priorità e cambiare la convinzione malevola che il suo mondo spirituale sia infestato dall’odio, generato unicamente da se stesso.
In questo romanzo incantato la natura gioca e si fonde con le vicende, colmando le pagine di grazia e poesia con le quali l’autrice disegna il percorso evolutivo di Arnold e la sua riconciliazione con la pienezza della natura, sia nella povertà che nell’abbondanza.
Una raffinata storia d’amore, raccontata con grande attenzione ai moti interiori, soprattutto quelli di Arnold.
Adorabile!
Un pensiero riguardo “QUEL PRODIGIO DI HARRIET HUME DI REBECCA WEST”