Inquietante e potente, Akhenaton di Dorothy Porter colpisce l’immaginazione. L’autrice tramite le sue poesie, ci consegna la storia di un sovrano che decise di cambiare il suo nome, stravolse le tradizioni religiose, volle una nuova capitale e cercò di creare una società diversa.
Attraverso i versi concisi, intensi e spesso ruvidi, emerge la biografia di un uomo eccessivo, dall’aspetto fisico peculiare, dalle passioni viscerali e talvolta insane, come quella per il dissoluto fratello Semenkhkara: “Sei più spelendido di ogni donna della Terra Nera”.
L’ossessiva ricerca di un erede maschio che tarda ad arrivare, lo porta a compiere azioni che sconvolgono la stessa Nefertiti la quale decide allora di abbandonarlo e andare a vivere al Palazzo Nord: “Guarda nello specchio – ha detto – vedrai te stesso – vedrai perchè – me ne vado”.
Un romanzo in versi affascinante, dove eros e thanatos si susseguono in una danza crudele e sensuale a rappresentare l’uomo e la sua leggenda.