IL GUINZAGLIO di Giovanni Toscano

La mia ultima lettura si intitola IL GUINZAGLIO di Giovanni Toscano, un romanzo giovane e sfavillante che si legge tutto d’un fiato.

Tema centrale, l’ansia di un ragazzo che sente la pressione di dover a tutti i costi spaccare il mondo, senza sapere esattamente come, e se possiede la grinta giusta per farlo. Ricordo che a quell’età mi sono sentita anche io così.

Michele è un ragazzo riflessivo, che ha perso spinta e motivazione:  “più non faccio nulla, più mi sento stanco e non mi va di far nulla e allora guardo il cellulare”.

Vive con la sensazione di essere in un limbo transitorio nel quale tutti si aspettano che prenda una decisione importante prima possibile.  La sua ragazza Chiara è in Friuli per uno stage; a separarli ci  sono 483 chilometri e una valanga di incomprensioni. 

Durante una passeggiata per le campagne pisane il cane di Michele, Ulisse, sfugge al controllo e si tuffa nella piscina di una casa isolata tra i colli. Da quel momento in poi capita tutto piuttosto velocemente e in men che non si dica conosce Léa e la sua famiglia. “Che bella la vita, stamattina ero uno straccio, e ora me ne sto sereno in un luogo incantevole, che davvero non ho idea di dove si trovi.”

IL GUNZAGLIO  è  il racconto di un ragazzo come tanti che sta attraversando un momento cruciale della vita e non sa che direzione prendere. La sua ragazza gli rimprovera incertezza e imprevedibilità, ma forse la sua è solo paura di crescere. L’incontro con Léa, i suoi parenti e amici, permette a Michele di osservare sé e gli altri da una prospettiva inedita.

Devo ammettere che all’inizio, quando Michele ha accettato l’invito a intrattenersi presso una casa di perfetti sconosciuti, mi ha fatto una brutta impressione: ascolta telefonate intime, indossa indumenti che non gli appartengono, si aggira curioso per le stanze della casa. Tutti atteggiamenti alquanto bizzarri e fuori luogo, soprattutto se si pensa che fino a qualche ora prima, il ragazzo e la famiglia non si conoscevano affatto. Rapidamente però, il protagonista perde l’allure di “estraneo” si ingloba in modo naturale all’interno del nucleo famigliare, entrando a pieno titolo nelle sue dinamiche. Le vicende e i dialoghi che ne conseguono sono coinvolgenti.

Con un linguaggio semplice, velato di inquietudine e talvolta di sottile umorismo, l’autore descrive la storia di un giovane, alle prese con il timore di non essere all’altezza delle aspettative: è afflitto dal pensiero di vivere anni belli, dolorosi e vivi che si perderanno nel tempo senza lasciare ricordo, e subisce il peso di decisioni difficili da prendere.

L’incontro con un gruppo di persone schiette e gioviali, insegna al ragazzo a dare retta all’istinto, non essere sempre troppo razionale e dare un po’ più di corda all’ istinto invece di mantenere “il guinzaglio” a strozzo.

Inaspettato il colpo di scena finale.

Ottimo romanzo d’esordio, sentito e a tratti malinconico.

il guinzaglio di giovanni toscano

Editore: Fandango Libri
Anno edizione:2021
In commercio dal:6 maggio 2021
 Rilegato
 

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