La mia lettura dello scorso weekend si è rivelata meravigliosa, dall’ intreccio ricco e coinvolgente e un bel colpo di scena finale.
-La settantanovenne Evelyn Hugo, leggenda del cinema e icona degli anni Sessanta, famosa anche per la generosa dose di scandali hollywoodiani, sceglie Monique, un’anonima giornalista di “Vivant”, per raccontare in esclusiva la storia della sua vita…
Quattrocento pagine effervescenti, tra le quali perdersi e lasciarsi avvincere dallo splendore della vecchia Hollywood e dei suoi divi. Evelyn descrive a una reporter semisconosciuta, i dettagli e la verità su ogni singola cosa che ha fatto: il risultato è il racconto appassionante e sfaccettato di una donna a cui piace essere oggetto di venerazione, abituata a farsi servire a tal punto che la cucina di casa è un mondo estraneo, con poche amicizie autentiche, molte pugnalate a tradimento, una vita sentimentale turbolenta e maltrattamenti in famiglia.
Evelyn è una donna lucida e consapevole; nelle sue considerazioni c’è un senso di rassegnata ineluttabilità nei confronti degli eventi e dell’esistenza:
“Il mondo è un brutto posto, e nessuno è disposto a concedere al prossimo il beneficio del dubbio.”
Amare ed essere amati è stupendo, ma la società di quegli anni non ammette certe realtà: Evelyn è bisessuale, e sente di non potersi esprimere liberamente; in ballo ci sono la reputazione, il lavoro, gli amici e il denaro. Il rischio è perdere tutto o addirittura finire in prigione o in manicomio. In caso vogliate saperne di più, non vi resta che leggere il libro.
Sette mariti, un unico, vero, immenso, amore.
Ho adorato Evelyn, protagonista dalle uscite lapidarie, cinica, dalla bellezza che non sa gestire, spietata, ma anche capace di grandi slanci d’amore.
“Non preoccuparti troppo di fare la cosa giusta, quando sai già benissimo qual è la mossa più intelligente.”
Evviva Evelyn Hugo, lussuriosa, risoluta e semplicemente formidabile!
La Lettrice Assorta 