Un saluto a tutti e buon sabato.
Oggi vi parlo di PRIMITIVO di Pedro Lenz, un romanzo di formazione che racconta la quotidianità di un ragazzo diciassettenne nei primi anni ’80 nella Svizzera tedesca: le uscite con gli amici, la ragazza, il lavoro al cantiere, le sue letture e i personaggi che incontra.
ll giovane Charly ha deciso di fare l’apprendista muratore invece di andare a scuola. E’ sveglio, riflessivo, con tanta voglia di capire il mondo, legge molto e cerca il senso delle cose. Primitivo è un muratore spagnolo emigrato, gobbetto e dalle sopracciglia cespugliose che con i suoi insegnamenti diventa il punto di riferimento di Charly e spesso lo difende dagli sfottò dei colleghi. Insieme sono un’improbabile coppia d’amici che si confronta sulle idee e la vita.
L’improvvisa morte di Primitivo a causa di un incidente sul cantiere, getta Charly nello sconforto e lo lascia con molte domande senza risposta: che fine faranno i soldi che Primitivo ha messo faticosamente da parte? E la figlioccia di Parigi, Tatjana? Dov’è finito il denaro che ha guadagnato in Uruguay di cui gli aveva parlato? E’ vera la storia dell’incontro tra Primitivo e il peggior criminale nazista di tutti i tempi?
Una lettura piacevole, fluida, con due protagonisti che fanno riflettere sull’esistenza in modo semplice, ma incisivo. In particolare, ho apprezzato la curiosità vivida e disarmante con la quale Charly si approccia alle cose e la saggezza concreta e tagliente di Primitivo.
Pedro Lenz
Primitivo
Romanzo
15×21 cm, 184 pp, Euro 18,00
ISBN 978-88-31285-13-1
Premio di letteratura del Canton Berna 2021 (versione tedesca)
Traduzione dallo svizzero tedesco di Amalia Urbano
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