I sogni e le passioni della giovinezza, in un bellissimo romanzo di Concetta D’Angeli intitolato LE ROVINOSE, pubblicato dalla casa editrice Il ramo e la foglia edizioni che ringrazio per la copia.
Il libro è ambientato in gran parte, nell’elegante città di Siena nel periodo dal 1976 al 1988, quando in Italia si succedono atti violenti quasi quotidiani, perpetrati da gruppi politici estremisti e dalla malavita organizzata. Racconta l’amicizia tra Silvana e Clara; tanto malinconica e silenziosa l’una, quanto bellissima ed estroversa l’altra. I destini delle due ragazze si intrecciano a doppio filo con quello di Lorenzo, proveniente da una nobile e ricca famiglia.
Ho trovato la trama de LE ROVINOSE piuttosto conturbante, soprattutto perchè si dispiega intorno a protagonisti caratterizzati da alcuni atteggiamenti e/o situazioni estreme. Lorenzo per esempio, inizialmente riversa il suo estremismo sulle opinioni politiche, utopie che diventano ossessione; in seguito trasferisce tutta l’intransigenza distruttiva sull’amore. Clara invece, d’estrema ha la sua bellezza, tanto da convincersi di non avere altre doti e cede alla sua natura pigra in attesa di un “Padrone”, annientandosi nell’amore con la speranza di ritrovare se stessa. Diversamente, Silvana deve fare i conti con consapevolezze e tentazioni proibite da spegnere.
Romanzo suggestivo nello sviluppo dell’intreccio e per le riflessioni che lascia emergere, come quella suggerita attraverso le parole di Silvana sulla la correlazione tra violenza pubblica e privata:
“Quando ogni giorno fioccano notizie d’attentati, conflitti a fuoco, morti ammazzati, non mi pare possibile che ci si passi in mezzo indenni, che non si finisca per farsene condizionare pure nel comportamento individuale e nelle relazioni personali.”
Lo stile narrativo è raffinato, la lettura si rivela multiforme e sfaccettata. Curatissime le dinamiche psicologiche.
Drammatico, intenso a tratti sorprendente. Mi è piaciuto molto!