Oggi vi parlo di una storia originale, misteriosa e dallo sguardo moderno: L’OCCHIO DEL PETTIROSSO della brava Giuliana Altamura. Questo romanzo racconta di Errico Baroni, un fisico che lavora presso il CERN alla progettazione di computer quantistici. Errico si reca dal misterioso Egon Meister perchè vuole capire come ottenere le sue stesse capacità di riuscire a tracciare un quadro clinico della condizione psicofisica di una persona, fino a predire con esattezza di cosa soffrirà in futuro. L’incontro con Meister non va come Errico sperava, anzi produce una frattura nella sua anima dalla quale fuoriescono malesseri e angosce legate al rapporto conflittuale con il padre, un artista tormentato e assente con la famiglia.
Il libro descrive in modo coinvolgente e avventuroso il percorso interiore di Errico, i motivi dell’ ostinato accanimento nei confronti dello studio della “materia” fino ad arrivare al cuore della sua inconoscibilità, e la sensazione dell’uomo, di aver perso l’ambizione che gli appare quasi una colpa da espiare.
Ho apprezzato moltissimo la raffinata attitudine dell’autrice, di tratteggiare le caratteristiche fisiche e psicologiche dei vari personaggi, di richiamare alla mente immagini nitide, quasi fotografiche. Mi è piaciuto parimente il richiamo alla tecnologia quantistica, imperniata sull’utilizzo della natura fondamentale della realtà subatomica: lo trovo un argomento affascinante perchè contrasta apertamente con il nostro senso comune e le convinzioni sul funzionamento del mondo e promette di rivoluzionare la nostra idea del possibile…