In libreria dal 5 settembre, SENZA SCARPE di Mario Casella, un appassionante romanzo biografico sull’incredibile storia di Roberto Donetta (1865-1932), oggi fotografo di fama internazionale, vissuto nella miseria contadina delle montagne ticinesi a fine ‘800.
L’autore, racconta la vita di Roberto, di sua moglie Linda e i figli e soprattutto della povertà dilagante della valle di Blenio che lo costringe ad emigrare, prima in Italia e poi Inghileterra:
“La miseria ha un vantaggio sicuro: con le tasche vuote non hai nulla da perdere.”
Dalla lettura affiora il ritratto di un uomo molto particolare, di mente irrequieta e curiosa, con ha l’abitudine di ricopiare su un almanacco, le riflessioni di scrittori e religiosi. I pensieri scaturiti dalla scrittura, lo conducono in una dimensione inebriante e allo stesso tempo inquietante.
Descritte in modo coinvolgente, tutte le novità e gli impegni che riempiono le burrascose giornate del contadino e venditore di sementi, Roberto detto Roberton.
La ricostruzione della vita di Donnetta è impreziosita dal contributo della voce dell’amato figlio Saulle. Questo espediente narrativo, a mio avviso, contribuisce a restituirne un’immagine a tutto tondo di padre, scosso da molti turbamenti, ma anche talentuoso fotografo. Saulle ricorda come un gioco in famiglia, i momenti in cui il papà tirava fuori la sua “scatola magica”:
“Il momento della magia. Il tempo si fermava e si sentiva solo il canto degli uccelli. Il pà infilava la testa sotto il panno nero e con una mano faceva l’incantesimo trafficando per un attimo con la lente della macchina.”
Rappresentazioni originali dell’epoca scattate da Donnetta, aprono ciascun capitolo e lo arricchiscono, oltre a diversi stralci tratti dai suoi appunti personali e lettere ai famigliari.
L’autore ricostruisce il complesso ritratto di un uomo caparbio, semicolto, in perenne conflitto tra il viscerale attaccamento alla terra e l’ardente foga creativa. A questo proposito, scrive di lui il figlio Saulle:
“Un pittore della luce che piantava fiori e sementi senza avere radici solide per tenere in piedi una vita serena.”
Un romanzo biografico molto suggestivo e toccante.
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