NAUFRAGHI IN PORTO di Grazia Deledda

Foto di copertina

Pubblicato per la prima volta nel 1920, NAUFRAGHI IN PORTO, non è una delle opere più conosciute di Grazia Deledda. La casa editrice IANIERI, la ripropone in una nuova veste grafica, corredata da un’interessante ed esplicativa prefazione di Maristella Lippolis.

Preceduto da una prima stesura nel 1902 e pubblicato con il titolo Dopo il divorzio, questo romanzo narra vicende che si sviluppano intorno al dibattito aperto in quegli anni in Italia, sulla possibilità di introdurre nell’ordinamento giuridico, una normativa in materia di divorzio. NAUFRAGHI IN PORTO è un libro dalla trama semplice, ma non banale,  da affrontare, con le consapevolezze scaturite dagli stravolgimenti economici e sociali degli ultimi cinquant’anni.

I protagonisti sfortunati, sono i giovani sposi Costantino e Giovanna. Quando Costantino viene accusato e condannato ingiustamente a ventisette anni di carcere per l’omicidio di suo zio, Giovanna rimane sola con un bimbo piccolo e priva di mezzi di sostentamento. Decide dunque, di divorziare dal marito e sposare un facoltoso ma crudele proprietario terriero. Successivamente, il vero colpevole dell’omicidio confessa e Costantino, viene finalmente liberato…

Punto di forza di NAUFRAGHI IN PORTO, sono le raffinate descrizioni paesaggistiche che accompagnano e si integrano con una certa intensità, ai personaggi e i rispettivi stati d’animo. Il finale mi ha lasciata perplessa, in quanto avrei preferito un maggiore dispiegarsi degli eventi.

Lettura scorrevole, anche se non sono riuscita ad appassionarmi  troppo alla storia, forse per via di contesti e ambientazioni troppo distanti da quelli attuali.

Naufraghi in porto

Naufraghi in porto
  • Autrice: Grazia Deledda.
  • Collana: Ismaele. Prefazione di Maristella Lippolis.
  • Illustrazione in copertina di: Fiorindo Ricci.
  • Genere: Romanzo.
  • Formato: 13×20 cm.
  • Edizione: 2023.
  • Pagine: 232.
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