Mi piacciono i romanzi a fumetti, li trovo gratificanti e immediati, si possono leggere apprezzando semplicemente la storia e la forza delle immagini, oppure si può andare in profondità, assaporandone i significati tematici.
Ho già avuto la possibilità di leggere TRISTEZZA di Reggiani e Mosquito, una storia distopica con un perfetto connubio tra analisi dei fenomeni sociologici e avventura post apocalittica: l’ho trovata qualitativamente fantastica. Se volete saperne di più ho scritto un post dedicato.
La graphic novel di cui parlo oggi è una nuova uscita, in libreria dal 16 settembre e intitolata QUASI UNA STORIA D’EROI di Ettore Gula; ringrazio la CE per la lettura in anteprima.
Il libro si presenta con una grafica basata su tre soli colori: bianco, azzurrino e nero. Questa scelta riflette a mio avviso in modo egregio sia il contesto che l’atmosfera della storia, interamente giocata sul filo dell’ambiguità. Il protagonista si chiama Ugo e rappresenta una via di mezzo tra uno stalker, una vittima delle circostanze e un benefattore.
Una figura che vive ai margini, invisibile e sgradevole, in balìa di una madre vampiro che gli succhia le energie vitali con continue richieste d’assistenza, una certa violenza verbale e un atteggiamento passivo-aggressivo.
Ugo custodisce un segreto, morboso e inconfessabile: notte dopo notte, entra in casa della vicina Erika per spiarla e sottrarle oggetti che custodisce poi gelosamente in un cassetto. Un giorno gli eventi subiscono un rovescio inaspettato e contorto e Ugo si trova a compiere scelte dalle conseguenze inaspettate.
Un protagonista brutto e cattivo, inadeguato e sgradevole; ma non tutto è come appare e la prospettiva con la quale si guardano i vari personaggi si ribalta più volte a creare l’effetto ambivalente che pervade il flusso narrativo.
Bellissima la postfazione a cura di Emiliano Longobardi che entra nel romanzo e lo analizza con uno spirito critico eccellente e guida verso un giusto approfondimento.
La Lettrice Assorta 