ORIZZONTI E LIMITI

In un periodo nel quale gli orizzonti si sono ridotti alle solite quattro pareti domestiche, dobbiamo cercare di non cadere nella trappola della ripetitività. Dire e fare sempre le stesse cose non giova alla mente e a lungo andare può provocare dei danni. Sto cercando di attraversare queste giornate sempre uguali cercando un punto di vista inedito, trovare parole nuove e nuovi argomenti di discussione per non rischiare di sembrare il solito disco rotto. Non fa bene al cervello viaggiare con il pilota automatico. La lettura mi accompagna sempre, anche se qualche volta delude, o forse sono io che sono maldisposta, chissà!

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20 pensieri riguardo “ORIZZONTI E LIMITI

  1. Oltre che leggere e rivedere cose scritte e lasciate nel cassetto … con le parole e i pensieri di allora, si potrebbe tenere un diario che come un fiume ci porta nel suo tragitto … con le parole e lo spirito di questi momenti. Poi, semmai rileggerlo tra qualche mese o anno e forse riderne o piangere ma farne scrittura di passaggi di vita e di morte, chiaramente quella non fisica, interiore, o metaforica.

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      1. grazie sì, sono contento di aver preparato molto bene. contro il raffreddore, prendi un sacco di tè al cacao, con ingue e limone, pepe nero e tutte le altre erbe che sono anti virali. aiutato, in realtà quello che dovrebbe imparare da queste crisi e pubblicare molta letteratura sulla salute, un’alimentazione sana, ecc., lasciati andare bene, è bello sapere che per te è tutto a posto !!!>>>(((*L*)))

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  2. Io sono una persona che ha bisogno di ampi spazi di silenzio e solitudine, perciò in questo periodo soffro molto meno di altri. Però mi mancano molo i contatti con le persone più care, gli abbracci, le piccole intimità, inoltre, pur cercando di vitalizzare le mie giornate con le mie attività preferite, se le riconsidero in blocco, ho al sensazione di non poter distinguere un giorno dall’altro e di non essere emotivamente in grado di dare una misura al tempo. Sarei un po’ come Robison Crusoe, che doveva tener conto dei giorni con mezzi di fortuna, se non avessi orologio, cellulare e calendario…

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    1. Anche io sono come te, però mi destabilizza non poter uscire mai se non per fare la spesa, in fila e in silenzio come soldatini. Sono introversa, ma un sorriso, una battuta simpatica, i miei genitori… troppe mancanze.

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  3. E’ un periodo difficile, indubbiamente, soprattutto perché ci sembra senza fine, e poi ci sovrasta il pensiero terribile di chi se n’é andato, spesso in solitudine.
    Si vive in uno stato di sospensione, a volte sembra incredibile quel che sta succedendo, però io credo e spero che qualcosa di buono, se non di positivo, rimanga in noi, quando tutto sarà finito. Una maggiore consapevolezza di quanto da soli si possa essere fragili, e quanto si possa diventare forti invece insieme. Sperando che la nostra memoria non sia così corta da dimenticarcene il giorno dopo.
    Ciao, lettrice, buona lettura e buona scrittura sempre.
    Piera

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