Una mente oscura ossessionata dai coltelli, prolungamenti letali di odio, e da un anime giapponese a sfondo postapocalittico, trova un’ambigua connessione con gli incubi di Nina, undicenne affetta da sordità.
Bunny Boy è un romanzo che racconta di disagio economico, maltrattamenti in famiglia, abbandoni e atti di bullismo di estrema efferatezza.
Ho provato tristezza e disagio per Graziano, detto Bunny Boy per via dei denti sporgenti: la sua vita di orrori e vessazioni dentro e fuori casa, sembra vomitata direttamente dall’inferno.
Una lettura a tratti cruda, dove non mancano dettagli raccapriccianti e un’atmosfera cupa, per nulla rassicurante. C’è un assassino seriale a piede libero che smembra i corpi disseminandoli nei pozzetti e tra la spazzatura della città. Un mostro calcolatore e determinato che sembra in qualche modo collegato a Nina.
I personaggi sono tutti curati e questo conferisce una marcia in più a una storia tentacolare che abbraccia varie tematiche, tra le quali anche quelle relative alle comunità educative residenziali, dove vivono ragazzi scappati da zone di guerra, tolti a famiglie violente o con vite complicate e drammatiche.
Il perno fisso delle vicende rimane sempre Nina, un’anima ferita da uno shock indelebile, i cui occhi sono puntati su realtà imperscrutabili e visioni sulle quali non ha nessun controllo. Finale giusto e una porta aperta su sviluppi futuri.
“E’finito il tempo di nascondersi tremando, di compatirsi, di aspettare. Il suo idolo è dentro di lui adesso. Sono una cosa sola. E’ora di farsi giustizia. E di affilare i coltelli.”
Editore:Marsilio
Collana:Farfalle
Anno edizione: 2021
In commercio dal: 13 maggio 2021
Pagine: 256 p., Brossura
Grazie per la tua interessante recensione 😊 Buona notte e buona domenica
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Grazie mille Vincenza! Buona notte e buon fine settimana anche a te!😘
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